fan fiction, rozen maiden

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*yuki><chan*
icon4  view post Posted on 3/8/2008, 19:27




è la mia prima fan fiction e ho deciso di farla su rozen maiden, si accettano suggerimenti....

Capitolo 1: il quadro
Amanda stava seduta sul divano ad annoiarsi. Fuori pioveva e i suoi genitori e sua sorella erano usciti, mentre a lei toccava stare in casa da sola a girare ogni canale della TV. Non poteva nemmeno chiamare alcuni suoi amici perché a sua mamma non andava giù che fosse sempre lei a chiamare mentre gli altri mai. Voleva qualcuno con cui divertirsi, parlare, scherzare…
Dopo un po’ decise di alzarsi per sgranchirsi un po’ le gambe e se ne andò giù al piano terra della villetta a due piani. Aprì la porta della biblioteca, tutto era come sempre i libri nei loro scaffali in ordine alfabetico il gigantesco mappamondo dove da piccolo si sedeva sopra, ma poi riscendeva subito per la paura di cadere da un’altezza che secondo lei era altissima. Riprovò anche se cresciuta a sedersi sul mappamondo; si guardò attorno osservando i mille libri che la circondavano e ai suoi lati i due tavoli rotondi con quattro sedie con dei cuscini rossi. Cominciò senza accorgersene a osservare il soffitto con il grande il lampadario d’orato, finché non notò sopra a una libreria una specie di varco nel muro che non aveva mai notato. Amanda decise di andare a dare una controllatina, prese la grossa scala della biblioteca e l’appoggiò alla libreria facendo attenzione a non buttare giù i libri. Arrivata in cima salì sulla libreria e fece 3 passi in avanti si guardò a destra e a sinistra ma non vide nulla, il varco finiva li. Alla sua destra scorse un quadro con ritratto sopra il bocciolo di una rosa rivolto verso sinistra, bianco come la purezza, il quadro era così perfetto che ad Amanda sembrasse quasi che il bocciolo si stesse per aprire per trasformarsi in una bellissima rosa. La ragazza si avvicinò alla tentazione di toccare il quadro. Avvicinata sfiorò con la mano la rosa, subito indietreggiò. Le sembrava quasi che la rosa si fosse mossa. Ritoccò l’immagine ma non accadde nulla, così pensò che si fosse immaginata tutto, dopo ke appoggiò la mano sul fiore e man mano fece cadere le dita sempre appoggiate sul quadro. Prima non era la sua immaginazione, mentre la mano scendeva la rosa la seguiva, girando su se stessa, continuò a far scendere la mano finché il bocciolo non si fermò come se non potesse più continuare. Amanda provò a rimetterla com’era prima ma il fiore non si mosse nemmeno di un millimetro. Cominciò ad osservare il quadro, era rotondo con una cornice d’orata decorata con dei girasoli splendenti. A qual punto la mente della ragazza si mise in moto, riappoggiò la mano sulla rosa e le fece fare un giro in senso antiorario. Dopo che il bocciolo tornò al suo posto di prima si sentì il rumore di qualche meccanismo, Amanda si girò e vide con grande stupore dietro di lei che nel muro era comparsa una specie di nicchia decorata ai bordi con del legno liscio con delle piccole rose. Amanda aprì il mobile e dentro vi trovò un piccolo baule con una rosa al centro dorata; osservò per bene la scatola e dopo qualche secondo la aprì. Dentro trovò una piccola bambola con addosso un vestito lungo fino alle ginocchia nero con sopra un grembiulino bianco e in testa portava un grazioso cappello di paglia. Indossava delle ballerine laccate di nero; aveva i capelli color grano, sciolti e lisci fino a metà schiena.


 
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» Saretta •~
view post Posted on 3/8/2008, 21:41




OMG yuki ma tu sei una vera scrittrice!!! *O* ma continua? se sì volgiamo il continuooo! XD anke perchè adoro rozen maiden X3 bellissima la descrizione del quadro ,mi è piaciuta tantissimo!!! brava brava brava brava ^^
 
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*yuki><chan*
view post Posted on 3/8/2008, 22:14




avrò scritto + di 10 capitoli!! grazie 1000!!

Capitolo 2: biscotti e cioccolata
Accanto alla bambola c’era una chiave per caricarla. Amanda prese la bambola e la caricò con la chiavetta dorata, fece due giri aspettandosi che facesse qualcosa. Di colpo il corpo del giocattolo si illuminò e Amanda lo lasciò cadere per terra e si mise spalle al muro. La bambola a terra si alzò da sola con le sue proprie gambe e cominciò ad aggiustarsi il cappello. Solo dopo si accorse della presenza dell’umana, si avvicinò di qualche passo e la guardò negli occhi; Amanda perse lo sguardo negli occhi della bambola, viola come la magia, con quel viso tranquillo ma allo stesso tempo serio e distante << tu chi sei? >> le chiese la bambola. Gli occhi della ragazza si sbarrarono di colpo appena sentì la voce della bambola: tranquilla e leggera che non dava l’impressione di preoccuparsi della sua presenza << che succede? Il gatto ti ha mangiato la lingua? >> Amanda deglutì senza sapere se rispondere o rimanere in silenzio. Il pendolo che si trovava nel corridoio suonò le quattro. La ragazza non si accorse che il tempo fosse passato così in fretta, doveva andare a lezione di piano così scese di corsa le scale, prese la sua borsa e uscì di casa, lasciando la bambola da sola.
La bambina con un salto leggero scese dalla biblioteca << Rell >> disse guardando il varco da dove era venuta, lo scrigno si aprì ed uscì fuori uno spiritello nero come la pece somigliante più ad una pallina di fuliggine, scese fino a raggiungere la bambola << vai a cercare l’altra… >> disse, dopo di che Rell se ne andò uscendo dalla porta aperta della biblioteca.
Quando Amanda tornò a casa dopo un’ora ritornò in biblioteca per cercare la bambola ma quando vi entrò non trovò nessuno, così cominciò a correre per la villa “ma dove è finita!?” si chiese entrando nella grande cucina << eccoti qua, sono le cinque ed è l’ora del the…>> la ragazzina guardò alla sua sinistra, seduta su una delle sedie di legno dietro il lungo tavolo con sopra pentole, padelle…c’era la bambola che la guardava con il suo solito sguardo. Amanda guardò meglio la tavola e vide delle cartacce di cioccolata
<< hai mangiato la mia cioccolata!? >> ma subito si tappò la bocca << era buona… >> rispose la bambola arrossendo << ma allora parli, ora puoi dirmi come ti chiami? >> chiese riprendendosi <<… >> << ah… >> coprirò la bambola << Amanda siamo tornati! >> era sua madre insieme a suo padre che tornavano dopo un pomeriggio a Euronix ( XD ); Amanda prese di corsa la bambola, salì le scale ed entrò nella sua grande camera da letto << stai qui! Non ti muovere perché se ti vede mia mamma gli viene una crisi isterica! >> disse la ragazzina uscendo dalla stanza.
Dopo aver salutato i suoi genitori Amanda tornò dalla bambola. Quando entrò la trovò seduta sulla sedia davanti al grande specchio con accanto ai fermagli, elastici, profumi… <<…Amanda >> disse <<eh!? >> << mi chiamo Amanda >> la bambola le sorrise guardandola attraverso lo specchio << piacere, io sono Griselda>> gli rispose <<ma sei una bambola? >> <<si certo, una bambola speciale come puoi vedere >> ad Amanda senza sapere perché, ma gli piaceva la bambolina.
Passarono due giorni da quando arrivò Griselda e Amanda gli fece tante domande su di lei… e la bambola altrettanto << ma ci sei solo tu? Cioè solo tu sei una bambola parlante? >> chiese mentre mangiava un biscotto al cioccolato << no ce ne sono altre, come mia sorella…>> a quel punto il viso della bambola si fece cupo e triste << come si chiama? >> << Gwendalyn, è tanto brava >> Griselda si guardò allo specchio, pensava a sua sorella ogni giorno << e adesso dove si trova? >> Amanda guardò la bambola che dopo qualche minuto di silenzio rispose << non lo so, ma non andiamo tanto d’accordo tutt’altro! mi passeresti i biscotti con l’uvetta? >> Amanda glieli passò delicatamente, fu la madre a rompere quel momento di serenità, la ragazzina uscì lasciando Griselda da sola in camera a gustarsi della cioccolata calda.
 
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2 replies since 3/8/2008, 19:27   284 views
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